DESCRIZIONE
Il genere Salix appartiene alla famiglia delle Salicaceae. Originario dell'Europa, Asia e Nord America, comprende circa 300 specie di alberi, arbusti e piante perenni legnose o fruticose, generalmente a foglia caduca; le specie arboree arrivano ai 20 metri di altezza.
SPECIE IN ITALIA
Le specie spontanee della nostra flora sono poco più di 30, molte di difficile identificazione grazie alla notevole facilità con cui si formano ibridi con caratteristiche intermedie.
SPECIE NATURALIZZATE IN ITALIA
Numerose specie esotiche si sono acclimatate in Italia:
- il S. viminalis L., albero o arbusto alto fino a 3,5 metri, originario dell'Europa centrale e dell'Asia, inselvatichito in molte zone d'Italia, è coltivato nell'Italia centro-settentrionale per la produzione dei vimini utilizzati per realizzare panieri, stuoie e oggetti vari, conosciuto col nome volgare di vetrice o vimine, porta foglie lanceolate-lineari lungamente acuminate, verdi superiormente e argentato-sericeo inferiormente, fiori primaverili, con ovario tomentoso quasi sessile, con stilo di pari lunghezza, filamenti degli stami liberi e glabri;
- il S. babylonica L., noto col nome comune di Salice piangente.
METODI DI COLTIVAZIONE
Sono piante rustiche di facile ambientazione, e a rapida crescita, gradiscono terreno fertile ed umido.
La moltiplicazione avviene con la semina, per talea e con la margotta.
USI
- Come pianta ornamentale nei giardini o per decorare grandi vasche, stagni e le rive dei corsi d'acqua.
- I vinchi vengono impiegati in agricoltura per legare le viti, mentre i vincastri sono utilizzati per realizzare cesti, stuoie, oggetti vari.
- Il legno bianco rosato, tenero, leggero, pieghevole, poco resistente, si presta per realizzare casse da imballaggio, attrezzi e sculture, per la produzione di truciolati e cellulosa, utilizzato come combustibile (apprezzato soprattutto nella fase di accensione) e per fornire un carbone per la preparazione della polvere pirica.
- La corteccia di quasi tutte le specie contiene:
- tannini che vengono utilizzati per la concia del pellame;
- salicina
- Le foglie come foraggio per gli ovini.
PROPRIETÁ MEDICINALI
Le foglie e la corteccia del salice sono menzionati in antichi testi medici egizi del II millennio a.C. (papiro Ebers, papiro Edwin Smith).
Il celebre medico greco Ippocrate ne descrisse nelV secolo a.C. le proprietà antidolorifiche e antinfiammatorie, ribadite e ulteriormente studiate da altri medici antichi, come Dioscoride e Plinio.
In modo meno documentato, le foglie e la corteccia del salice furono usati da molti popoli, anche primitivi, come gli Indiani d'America e gli Ottentotti, nonché dalla medicina popolare medioevale.
La Scuola medica salernitana, come già Dioscoride, attribuiva al salice proprietà antiafrodisiache.
Nel 1763 il reverendo inglese Edward Stone studiò le proprietà antimalariche della corteccia di salice.
Benché fosse in errore nell'attribuire affinità tra il salice e il chinino, i suoi risultati dimostrarono inequivocabilmente le proprietà antifebbrili della corteccia di salice.
Nell'Ottocento i progressi della chimica permisero di isolare il principio attivo contenuto nella corteccia del salice: la salicina, isolata allo stato puro per la prima volta da Henri Leroux nel 1828.
Attualmente vengono utilizzate a scopo medicinale le specie
S. alba,
S. caprea,
S. purpurea,
S. aurita e
S. nigra:
- lo sciroppo, il decotto, il vino medicato, la polvere ricavata dall'essiccazione della corteccia di ramoscelli di 2-3 anni, hanno proprietà astringenti, curative del reumatismo cronico, antisettiche e febbrifughe;
- il decotto per uso esterno viene utilizzato per irrigazioni, impacchi e bagni antireumatici;
- il decotto degli amenti fioriti raccolti in marzo-aprile ha proprietà calmanti e anafrodisiache;
- il carbone vegetale ricavato dal legno ha proprietà assorbenti e carminative.
CURIOSITÁ
Alcuni considerano il salice l'albero dell'energia femminile, che dona protezione e dolci cure, anche se i suoi rami "piangenti" sono solitamente associati alle lacrime, al dolore e alla malinconia.
In casa il legno di salice favorirebbe la capacità di immedesimazione, aiuterebbe la salute e donerebbe protezione a tutta la famiglia.
Il Viminale, uno dei sette colli di Roma, probabilmente deve l'origine del suo nome proprio ai salici: sembra infatti che una fitta selva di questi alberi ricoprisse in tempi lontani le sue pendici