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DESCRIZIONE
L'ontano nero è un albero alto intorno ai 10 metri, eccezionalmente fino a 20-25 metri, talvolta con portamento arbustivo, con corteccia fessurata longitudinalmente, di colore nero. Il legno e le radici hanno una caratteristica colorazione variabile dal giallo-aranciato al rosso-aranciato.
Come tutte le specie della stessa famiglia, l'ontano nero è una pianta monoica, con fiori a sessi separati portati sulla
stessa pianta. Sia i fiori femminili sia quelli maschili sono molto piccoli e riuniti.
Le foglie sono semplici, caduche, alterne, a margine dentato.
La fioritura ha luogo alla fine dell'inverno, in febbraio-marzo, ma esiste una marcata variabilità, protraendosi dal pieno inverno nelle regioni calde alla tarda primavera in quelle più fredde.
L'impollinazione nel genere è per lo più anemofila raramente possono essere visitati dalle api. La fioritura avviene prima della fogliazione.
Le infruttescenze hanno un tipico aspetto legnoso e non si disintegrano a maturità, caratteristiche che aiutano a differenziare gli ontani dalle betulle (genere Betula), unico altro genere della famiglia.
ECOLOGIA
In Italia l'ontano nero vegeta dal livello del mare fino agli 800 metri di altitudine, spingendosi raramente oltre i 1200 metri, soprattutto, lungo i corsi d'acqua, assieme ad altre piante tipiche di questo ambiente come i salici, i pioppi, etc.
Sono una specie igrofita e dei magnifici colonizzatori e per questo spesso vengono utilizzati per bonificare i terreni poveri, umidi, malsani; infatti attraverso le loro radici fissano l'azoto al terreno e svolgendo appunto la azotofissazione.
Nell'Italia meridionale e nelle isole è frequentemente associato all'oleandro e ai salici ed è spesso l'elemento arboreo di maggior sviluppo lungo i corsi d'acqua.
Stabiliscono una simbiosi radicale con attinobatteri azotofissatori della specie Frankiella alni, e questo porta alla formazione di tipiche radici laterali chiamate actinorrize.
Questo rapporto consente di rendere disponibile l'azoto atmosferico che viene trasformato in ammine utilizzabili dalle piante.
USI
La rapidità di crescita degli ontani e la loro resistenza a condizioni sfavorevoli ne hanno fatto apprezzare l'uso come essenze nella bioremediation.
In arboricoltura da legno, grazie alla già citata azotofissazione, è utilizzato come specie accessoria per facilitare l'accrescimento delle altre specie "nobili" (principali) presenti nell'impianto.
Possono avere una valenza ornamentale come piante da giardino o bonsai.
Il legno di ontano è una delle essenze più utilizzate nella liuteria elettrica per la produzione di corpi per chitarre. Tradizionalmente impiegato dalla Fender, è oggi utilizzato anche in lavorazioni sofisticate per corpi parzialmente cavi.
Viene anche impiegato come legno per matite.
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